Con tanti auguri a tutti i genieri in particolare a quelli del 5°
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3ª Compagnia del Bolsena
Tito Tolla, Marco Pajaro e Antonio Mantello, rispettivamente Comandante, Vice Comandante e l’addetto alla fureria della 3ª Compagnia del Bolsena negli anni ’80, si sono incontrati ad Asiago per …non dimenticare!!!! Noi ex del Bolsena idealmente eravamo lì con loro!!!
Gen. Manganaro
raduno ex Bolsena
. ore 10.30 allocuzione del sottoscritto
. a seguire deposizione di una corona in memoria dei nostri Caduti
.ore 11.30 deflusso dalla Caserma ,ci siamo ritrovato presso il ristorante La Tavernetta a Remanzacco dove è stato consumato il pranzo.
Ecco il testo del discorso tenuto dal sottoscritto:
Gentili e care signore, cari amici, finalmente, dopo i lunghi periodi di isolamento e anche considerando le tante richieste, abbiamo avuto la possibilità di riunirci e di guardarci in faccia. Non siamo tutti…alcuni sono stati invitati (non so con quale entusiasmo da parte degli interessati) al convivio del cielo e ci hanno lasciato alle misere cose terrene, senza però escluderci da quel bagaglio culturale, sociale, di esperienza, simpatia e professionalità che rimane ancorato ai nostri ricordi che, relativamente a ognuno di loro sono struggenti e indimenticabili. Certo, queste mura, queste palazzine eleganti ed austere, questo porticato così efficace e funzionale non possono che rievocare le gesta e le figure di quelli che sono andati avanti, che, insieme a quelle di noi convenuti, costituiscono un serbatoio significativo di eventi che ora, a distanza di tanti anni e nonostante il disincanto dell’età …inoltrata, invadono le nostre menti di piacevoli rimpianti. Ci hanno dimostrato che il tempo è un’entità variabile: nei ricordi affascinante, rapido e inarrestabile ma all’epoca eterno, impegnativo e dal faticoso divenire. Ebbene, nel ringraziare chi ci ospita, in particolare il Comandante del RCST “Julia” Ten. Col. Massimiliano Paoli, L’A.M. Iasci, il Luogotenente De Santis e tutti quelli che hanno concorso per regalarci questa opportunità, vorremmo anche esser loro grati perché continuano a tenere in vita questa struttura, raccogliendo il testimone che abbiamo lasciato loro, e che per noi è evocatrice di sentimenti positivi, sì forse perché legati a quella gioventù che ci insegue nelle nostre evoluzioni temporali con il rammarico per le sue peculiarità non più attuali, ma anche perché legata ad altre e forse più edificanti considerazioni che ci parlano di lealtà, cameratismo, spirito di corpo, spirito di sacrificio, dedizione, amicizia (di quelle amicizie che durano una vita anche se in modo discontinuo) insomma tutti quei valori che anche in questi giorni qualcuno tenta di imbrattare. Quindi lo scopo del nostro incontro è senz’altro quello di rinvigorire i nostri buoni sentimenti, di allontanare per un momento pensieri foschi, di rimetter piede in questi luoghi che il ricordo ha reso preziosi e indimenticabili e di cercare nei volti di noi convenuti bagliori antichi, reminiscenze che il tempo tentava di relegare in recessi apparentemente inespugnabili da parte dei ricordi e che invece con questi nostri incontri stiamo aggredendo per renderli disponibili nei nostri racconti che sicuramente ci scambieremo e che motivano le nostre riunioni. Comunque mi piace pensare che non siamo soli perché aleggiano qui tra di noi le anime degli assenti: l’elenco di coloro che ci hanno lasciato è lungo purtroppo e ognuno di loro meriterebbe discorsi la cui essenza provocherebbe angoscia e sgomento. Ma dentro di noi loro continuano a vivere perché è insieme a loro che abbiamo affrontato le nostre vicende professionali, insieme a loro abbiamo condiviso i sacrifici e i disagi che le nostre attività comportavano, insieme a loro abbiamo condiviso anche i momenti di sereno cameratismo e c’erano tanti di loro quando ci siamo incontrati per celebrare il nostro passato e per confrontarci, intorno ad una tavola imbandita, per rinverdire ricordi altrimenti sbiaditi. E allora ecco forse i motivi che giustificano questa nostra riunione, gli entusiasmi con cui avete aderito all’invito non fanno altro che incoraggiare me e tutti quelli che mi danno una mano a insistere con la speranza di poter rinnovare i ranghi con iniezioni di gioventù con cui prolungare nel tempo i valori e i sentimenti che spero siano radicati nei nostri animi e che ci danno la gioia di rivederci. Perciò quando depositeremo la piccola corona qui ai piedi del pennone su cui domina la nostra sempre amata bandiera, vi prego di meditare un momento su quanto le mie povere parole hanno evocato compresi i ricordi dei nostri commilitoni scomparsi. Accompagneremo quindi questa corona con tutti i pensieri positivi che questo incontro ispira, pensieri di un passato sofferto ma esaltante, quando con sacrifici che il nostro mestiere richiedeva, affrontavamo ogni sorta di interventi che miravano (e mirano perché noi abbiamo smesso ma chi ci segue continua a fare) a contribuire a sollevare le comunità da fardelli opprimenti e dolorosi. Abbiamo demolito strutture pericolanti che eventi calamitosi hanno danneggiato, abbiamo costruito ponti assicurando viabilità altrimenti compromessa, costruito strade, scavato, bonificato, intervenendo ovunque ci fosse bisogno di noi. E tutto questo ha cementato L’un L’altro i nostri animi per reciproca fiducia, stima e anche un po’ di affetto che…non guasta! E oggi qui tutto questo riemerge, qui su questa superficie, davanti a questo altare sotto questa Bandiera, qui con questa piccola corona depositeremo tutto questo ma soprattutto il deferente pensiero ai nostri caduti e a tutti quelli che hanno affrontato l’estremo sacrificio per tentare di assicurarci un futuro migliore. Possano i nostri animi uscire ancor più belli e più forti dopo questa giornata insieme. Paolo Blasi
https://www.facebook.com/1782866061/videos/1421961491564072/
Antonio Fabrizio
Il 22 aprile 2022 è scomparso Antonio Fabrizio, R.I.P. Il 27 aprile alle ore 10.30 sono state celebrate le esequie nella chiesa di Sant’Anna (località Paparotti). IL 21 maggio p.v. sarà celebrata una messa di suffragio alla memoria del nostro caro scomparso presso la chiesa di S. Maria delle Grazie a Udine alle ore 19,00
Lorenzo Sapia
Attilio Canu
Con grande cordoglio devo comunicare la morte improvvisa del nostro collega Attilio Canu.
Di seguito il necrologio:
quelli della 2ª Compagnia
Oggi 11 luglio 2021 quelli della seconda compagnia del “Bolsena” si sono riuniti intorno ad un tavolo di ristorante: erano tanti e tutti entusiasti. Noi come loro ex del “Bolsena” eravamo idealmente con loro per gridare tutti insieme “IMPERVIA CEDANT”. Penso di interpretare il pensiero dei miei amici commilitoni non presenti all’evento nell’augurare ai partecipanti ancora tanti e gioiosi incontri con lo stesso spirito entusiasta e la stessa giovanile baldanza che si percepiscono quando si ritrovano!
Francesco
Mar.Magg.A. Massafra Cav. Ignazio
E’ successo il 7 maggio 2021 nel primo pomeriggio. E così un altro dei pilastri significativi del nostro “Bolsena” se n’è andato. R.I.P.civilehttps://necrologie.messaggeroveneto.gelocal.it/necrologi/2021/872970-massafra-ignazio
Oggi durante le esequie del nostro caro Ignazio mi sono venute in mente tante cose che, se non si muore, rimangono relegate in angoli negletti della consuetudine. E allora l’ho rivisto, sempre formalmente ineccepibile, mentre si attivava per espletare le sue mansioni nel modo più efficace, senza mai deviare da quelle regole, non solo tecniche, con cui si rapportava con i propri interlocutori. Era simpatico, educato e affabile, ma rigido e corretto nell’espletamento dei suoi incarichi, il suo modo di esprimersi era diventato un simbolo da parte dei suoi colleghi ed era sempre presente nei discorsi di tanti, un po’ leggenda nei teatri del Battaglione senza che ciò mai li facesse derogare da quel rispetto profondo e sentito che il “Decano” di sempre meritava. Durante i nostri incontri partecipava con assidua dedizione, quando le sue problematiche familiari lo permettevano, fornendo un contributo autorevole, con l’orgoglio di avere operato nel “Bolsena” per tanto tempo. Adesso caro Cavaliere lei è in mezzo ad un numero considerevole di colleghi e amici che l’ hanno preceduto, con i quali senz’altro starà dialogando, magari parlando di un tempo in cui ancora giovani e pieni di energie stavate operando per rendere sempre più valido e importante il nostro “Bolsena”. Allora, indimenticabile Maresciallo, penso di interpretare i sentimenti di tutti quelli che l’hanno conosciuto nell’inviarle un pensiero deferente e rispettoso, e nell’assicurarle che la sua memoria rimarrà per un tempo senza termine nelle nostre menti e soprattutto nei nostri cuori.